Origini e Filosofia del Tantra
La parola Tantra significa “trama”, riferendosi alla creazione di un tessuto, oppure anche “rituale”. I primi testi della dottrina tantrica risalgono al VI e VII secolo d.C.
Derivante dal buddhismo, la filosofia del Tantra, è col tempo entrata in contatto con altre dottrine che hanno contribuito a renderla come è oggi. Fra queste dottrine è presente l’induismo vedico, l’islamismo arabo, il taoismo cinese e lo scintoismo giapponese. Il mondo occidentale, entrò in contatto con questa filosofia solo nel XX secolo.
Il Tantra è una corrente filosofica che si prefigge di far raggiungere all’essere umano, attraverso un sentiero basato sull’esperienza personale, uno stato di coscienza superiore. Come avviene nel buddhismo, si cerca di arginare il dolore psicologico attraverso il raggiungimento di una completa e lucida visione di sé stessi, ottenendo il controllo rilassato (non solo per mezzo del massaggio) dei propri desideri e la facoltà di amare pienamente la vita. Il Tantra pone l’esperienza umana al di sopra della passiva accettazione di una qualunque visione cosmica che spieghi il significato della vita e che finirebbe per limitare l’espressione individuale. Mirando all’evoluzione personale, i praticanti del Tantra si concentrano sulla realtà dei sensi, impegnandosi ad espandere la loro percezione, liberando la mente dai pregiudizi e osservando le varie manifestazioni della realtà.